Pur essendo l’utilizzo dell’amianto cessato a partire dal 1992, sono ancora molte le situazioni che richiedono interventi di bonifica dell’amianto.

Come previsto dal Decreto del 6 settembre 1992 la bonifica può comprendere:

  • la rimozione dei materiali di amianto;
  • l’incapsulamento;
  • il confinamento.

Tali attività diventano obbligatorie nel momento in cui le verifiche sul campo evidenzino la necessità di interventi di bonifica.

Studio B.S.A. si affianca alle aziende nella valutazione iniziale e periodica dei materiali contenenti amianto al fine di verificarne lo stato di conservazione indicando, quando necessario, le tecniche più opportune per la bonifica.

La valutazione dell’eternit

Nel caso delle coperture in eternit è necessario un monitoraggio periodico, previa individuazione di un responsabile tecnico che, utilizzando le indicazioni di Arpa e Regioni, sia in grado di assicurare un’attenta valutazione dello stato delle coperture.

In particolare la valutazione comprende anche una cosiddetta “prova a strappo” (ai sensi del UNI Metodo UNI 10608) che utilizzando uno speciale nastro adesivo è in grado di stabilire lo stato di conservazione del materiale in cemento amianto. Per le prove a strappo, Studio B.S.A. ha elaborato precise metodiche di verifica che consentono di esprimere il necessario giudizio di qualità.

In ogni caso è sempre necessaria una verifica strumentale basata sull’utilizzo della diffrazione a raggi X, per verificare la reale presenza di fibre di amianto, identificandone anche la tipologia.

Appurata la presenza di amianto, è consigliabile e a volte necessario, sulle base delle indicazioni delle Aziende Sanitarie Locali di competenza, effettuare accurate indagini sulle fibre potenzialmente disperse nell’aria, facendo ricorso alla microscopia ottica in contrasto di fase (MOCF) o alla microscopia elettronica.

Studio B.S.A. effettua le indagini necessarie, facendo riferimento ad organismi accreditati per l’esecuzione delle analisi strumentali di verifica.